Previsivo Osservatorio Energia – Anno VIII – n. 24 – Ottobre 2011

In questo numero:

    1. Il quadro macroeconomico. Nel corso dei mesi estivi lo scenario congiunturale italiano si è decisamente deteriorato e le prospettive di crescita per il 2012 sono peggiorate rispetto alle previsioni di giugno. La manovra fiscale restrittiva emanata dal Governo italiano ha come naturale conseguenza l’aspettativa di un 2012 caratterizzato da stagnazione nel migliore dei casi o recessione nel peggiore.

    2. Lo scenario petrolifero. La revisione al ribasso delle prospettive di crescita globale ha smorzato le tendenze rialziste che avevano guidato i mercati delle commodity sino alla primavera, ma non è apparsa sufficiente per innescare una decisa tendenza alla riduzione delle quotazioni. Nonostante questo la previsione il 2012 è di un prezzo del petrolio in moderato calo e un valore medio di 99.8 $/bbl.

    3. Il sistema elettrico. La congiuntura economica sfavorevole si traduce in una previsione di domanda in sostanziale stagnazione nel corso del 2012. A fronte di un’ipotesi di stabilità dei livelli di import, il contributo delle diverse fonti alla copertura della domanda varierà in modo consistente. Gli impianti termoelettrici a mercato subiscono ancora pesantemente le conseguenze dell’overcapacity.

    4. Le politiche ambientali. L’onere sostenuto dai partecipanti al sistema CV raggiungerà 5.5 €/MWh nel 2012: l’incremento della percentuale d’obbligo peserà più della contrazione dei prezzi dei certificati verdi. L’onere unitario medio di sistema, collegato allo schema europeo di emission trading, continuerà ad essere molto contenuto per eccesso di offerta, derivante dalla congiuntura economica negativa, che continuerà a deprimere il valore del carbonio.

    5. I prezzi all’ingrosso. In un quadro di elevata overcapacity e di stagnazione della domanda il mercato del giorno prima vedrà ancora molto elevata la competizione con una conseguente pressione sui prezzi e sullo spark-spread. La previsione del prezzo elettrico si attesta, in media d’anno a quota 75.3 €/MWh. Lo spark-spread crescerà solo marginalmente rispetto al 2011 a causa dello squilibrio fra domanda e offerta che permane su MGP.

    6. I mercati esteri. Generale flessione dei prezzi sulle borse europee nel secondo semestre. L’andamento dei futures sul mercato a termine EEX sembra testimoniare un certo pessimismo circa la ripresa dei prezzi anche nel 2012, che trascina verso il basso anche lo spark-spread a termine sui mercati tedesco e soprattutto francese.

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