Il PNA italiano 2008-2012 all’esame della Commissione Europea. Presentato a fine dicembre, contiene una serie di novità sia rispetto a quello formulato per il precedente periodo (2005-2007), sia rispetto allo schema presentato dal Ministero dell’Ambiente lo scorso giugno. Dall’analisi del documento emergono due importanti criticità, connesse con l’entità della riserva nuovi entranti e l’allocazione delle quote agli impianti CIP 6. La pubblicazione del piano permette, inoltre, di effettuare stime sulla posizione di surplus o deficit di permessi dei principali operatori del mercato elettrico italiano.
Energia Elettrica
Tariffe e costi AU: il mercato nel 2007. L’aggiornamento tariffario per il primo trimestre 2007 prospetta una discesa dei costi dell’AU rispetto allo scorso anno. La discesa è coerente con le attuali dinamiche di riduzione del prezzo dei combustibili, ma non con l’andamento dell’IPEX; l’elevata esposizione al rischio prezzo di Borsa dell’AU nel 2007 potrebbe quindi compensare i vantaggi derivanti dalle minori quotazioni dei derivati del petrolio. Per i consumatori vincolati, già dal primo trimestre dell’anno, le tariffe non risultano in discesa rispetto a ottobre-dicembre 2006: buona parte della prevista riduzione dei costi di acquisto dell’energia elettrica è compensata dall’aumento della UC1, componente finalizzata a coprire gli oneri afferenti agli anni precedenti. La sorpresa è che questa volta ci sono da recuperare non solo oneri del 2006, ma anche ben 200 milioni di euro del 2004-2005.
I risultati delle assegnazioni per il 2007. Rispetto all’anno passato si registra un generale aumento dei prezzi risultanti dalle aste per l’assegnazione della capacità di interconnessione e degli strumenti di copertura dei costi di congestione. Tali aumenti sembrano segnalare attese in rialzo sui differenziali di prezzo, sia con l’estero che tra zone.
Ancora novità per il mercato elettrico spagnolo. Una recente revisione tariffaria è stata l’occasione per una nuova ondata di misure rivolte alla promozione della concorrenza in Spagna. Se da un lato sono stati aumentati i costi riconosciuti ai distributori, dall’altro è stato istituito a carico degli operatori principali l’obbligo di cessione tramite asta di parte della propria capacità produttiva, attraverso opzioni finanziarie, con l’obiettivo di ridurre la posizione dominante di Endesa e Iberdola, e di incentivare lo sviluppo del mercato a termine. Viene infine eliminato il CAP di 42.35 €/MWh imposto lo scorso febbraio sui bilaterali, cui erano assimilati i contratti di compravendita intra-gruppo per le imprese verticalmente integrate. La riforma pone fine alla strategia di offerta in borsa attuata da Iberdrola, che aveva portato a notevoli distorsioni nei risultati di mercato.
Panorama Europeo
Una nuova politica energetica per l’Europa. La Commissione Europea ha reso note, lo scorso 10 gennaio, le linee di politica che intende seguire per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità, sicurezza degli approvvigionamenti e concorrenza nei mercati energetici della UE. Alcuni obiettivi proposti nell’ambito del riesame strategico della politica energetica della UE saranno presto al centro di un acceso dibattito tra il governo centrale europeo, gli Stati membri, e i principali operatori, soprattutto alla luce degli interessi in gioco e dei ritardi nell’attuazione della normativa europea in molte aree del settore energia.
Struttura e Mercati
Il mercato del petrolio e dei combustibili. Gli aumenti dei prezzi del petrolio di dicembre non trovano analoga corrispondenza nelle quotazioni degli oli combustibili che registrano al contrario una contrazione. Anche le quotazioni del carbone aumentano ma l’indice ITEC, complice la svalutazione del dollaro, continua il trend al ribasso degli ultimi mesi.
Indice Itec
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