Newsletter Osservatorio Energia Anno XXI n. 236
in questo numero:
Mercato elettrico
- Verso la definizione di un nuovo servizio di salvaguardia. Il processo che porterà al disegno della salvaguardia per i clienti di dimensioni minori, il meccanismo principale per la gestione della fine tutela, è avviato ma i tempi sembrano ancora lunghi per la definizione dei numerosi importanti dettagli che definiranno la sorte del mercato retail, tanto che si partirà forse con i 3 milioni di clienti non domestici rimandando le aste per più di 15 milioni di clienti domestici a una seconda fase. Alcuni principi sembrano comunque già fissati, a favore di un disegno che sembra, almeno in una fase iniziale, privilegiare gli aspetti di tutela piuttosto che la promozione del passaggio al mercato libero. Le condizioni di prezzo continueranno a essere per lo più definite da ARERA, e uguali per tutti i clienti indipendentemente dal fornitore assegnato. Potrebbe rimanere addirittura la figura dell’Acquirente Unico. Dettagli sull’ampiezza dei lotti messi a gara e sui requisiti minimi di partecipazione, fondamentali per capire la potenziale concorrenzialità delle aste, rimangono da definire.
Gas naturale
- Passi concreti verso la riforma della componente RE/RET. Dopo una serie di misure volte a frenare l’impennata di costo della componente RE/RE
T , l’Autorità è orientata a una riforma volta a rimuovere la sua applicazione ai volumi prelevati dalla rete di trasporto da parte degli impianti di produzione di energia elettrica a gas. Misura questa a favore del prezzo all’ingrosso dell’energia, mentre l’addebito del mancato gettito viene trasferito sui clienti finali del settore elettrico. I dettagli dell’operazione e i punti aperti. - Distribuzione e misura gas: nuovi passi in avanti per il V periodo regolatorio. Sembra ancora lontana la definizione del quadro definitivo, con diversi aggiustamenti delle proposte molto spesso però solo abbozzate, che prevedono: una più ragionevole richiesta di efficientamento per le Opex delle medie/piccole imprese, che rimane comunque elevata; un chiarimento sull’unificazione del WACC tra distribuzione e misura, a cui si accompagna una revisione del ?, con complessiva riduzione del WACC; una nuova dilazione del superamento del criterio del costo storico per i nuovi investimenti; la conferma dell’incentivo alle aggregazioni, sia sulle Opex che, a sorpresa, anche sulle Capex, che potrebbero recepire il VIR anche prima delle gare. Potrebbe invece riaprirsi il discorso sull’ambito sardo.
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