Previsivo Osservatorio Energia – Anno VII – n. 19 – Febbraio 2010
In questo numero:
1. Il quadro macroeconomico. Segnali di miglioramento per la congiuntura dell’economia italiana a inizio 2010. Tuttavia lo scenario non è quello di un rimbalzo significativo, ma piuttosto quello di un assestamento delle variabili reali, finita la fase di aumento fisiologico dei livelli delle scorte dopo l’imponente decumulo del 2009.
2. Lo scenario petrolifero. Nel corso degli ultimi mesi il prezzo del petrolio ha registrato un nuovo significativo aumento, recuperando parte delle posizioni perdute durante la crisi. Le aspettative per il 2010 sono di una crescita della domanda trainata soprattutto dai paesi asiatici.
3. Il sistema elettrico. La contrazione dell’attività produttiva nel corso del 2009 ha comportato una riduzione senza precedenti della domanda di energia elettrica. I deboli segnali di miglioramento del quadro macroeconomico nel 2010 determineranno solo una modesta crescita.
4. Le politiche ambientali. L’onere legato al sistema dei certificati verdi (CV) per l’anno 2010 è pari a circa 5 €/MWh. Il rinvio del trasferimento dell’obbligo di acquisto di CV al 2012 fa si che i costi per l’acquisto dei titoli restino a carico dei produttori e importatori di energia non rinnovabile.
5. I mercati esteri. La differente struttura del parco produttivo e la perdurante bassa domanda mantengono ampio il differenziale dei prezzi italiani con quelli esteri con una previsione di import netto per il 2010 in linea con quanto registrato l’anno passato e vicino alla Net Transfer Capacity massima.
6. I prezzi. ll dispiegarsi degli effetti della crisi economica sulla domanda elettrica ha determinato nel corso del 2009 un calo via via più pronunciato del PUN. Tuttavia i prezzi su IPEX hanno registrato frequenti anomalie rispetto a quanto storicamente osservato, sia a causa di fattori climatici, sia a causa di accidentalità, Lo scenario 2010 risulta particolarmente complesso, sia in relazione alle dinamiche cha hanno caratterizzato il 2009, sia in relazione ai forti elementi di incertezza che permangono nel quadro 2010.