Energy Outlook n. 12 – Anno IV
In questo numero:
Il peggioramento del quadro congiunturale, con la tensione tra Usa e Cina che ha portato a una significativa contrazione dei flussi commerciali su scala globale, è stato amplificato dall’incertezza politica sia locale che internazionale, riverberandosi sulla fiducia di imprese e consumatori e sulla domanda. L’offerta di combustibili ed energia è invece rimasta abbondante e ha portato a una discesa dei prezzi sia europei che domestici. Il riallineamento della domanda ai livelli medi stagionali invernali e la presenza di fattori di rischio lato offerta nel mercato europeo del gas e dell’energia dovrebbero, tuttavia, sostenere i prezzi nell’ultima parte del 2019 e dare avvio a un moderato recupero nel 2020.
1. SCENARIO MACROECONOMICO E COMMODITY
- Il rallentamento della congiuntura mondiale e, in particolare, di quella europea hanno pesato nel corso di quest’anno sull’economia italiana, con un tasso di crescita del PIL che nel 2019 sarà vicino allo zero. La debolezza della domanda interna rende difficile il superamento della fase di stagnazione, ma la ripresa della crescita globale, la stabilizzazione del quadro politico interno e il passaggio della legge di bilancio migliorano lo scenario di riferimento e dovrebbero portare nel 2020 a una crescita superiore a quella di quest’anno.
Il rallentamento della crescita e l’ulteriore aumento della produzione hanno spinto le quotazioni del petrolio al di sotto di quelle del 2018, nonostante il forte rischio geopolitico nell’area mediorientale. La ripresa della domanda e l’aderenza dell’OPEC Plus alle quote di produzione sostengono un graduale recupero dei prezzi nel 2020. La crescita dell’offerta ha comportato una discesa anche dei prezzi del carbone, ma la scarsità delle scorte in Cina e sud est asiatico alle porte della stagione invernale, l’allentamento della tensione sui dazi e la ripresa della crescita globale dalla seconda metà del 2020 dovrebbero sostenere i benchmark a cui l’API2 è correlato nei prossimi due anni. L’efficacia dimostrata dal meccanismo della Market Stability Reserve ci porta invece a rivedere al rialzo lo scenario di per la CO2, con prezzi oltre il 50% maggiori del consuntivo 2018 sia per il 2019 che per il 2020.
2. OUTLOOK PER IL MERCATO GAS
- Nei mesi estivi i prezzi del gas in Europa si sono stabilizzati in prossimità dei minimi di fine giugno, con gli abbondanti arrivi di GNL e livelli di stoccaggio prossimi alla piena capacità. Il quadro è rilassato anche per la stagione invernale. Nonostante la ripresa della domanda asiatica in inverno possa comportare una riduzione del GNL spot disponibile per l’Europa, ipotesi di shortage come quelle avvenute a cavallo tra il 2017 e il 2018 sembrano infatti scongiurate. In questo contesto, le proiezioni di prezzo per Q4-19 e Q1-20 sono state riviste al ribasso, pur incorporando il rischio di tensioni legate alla presenza di una serie di criticità quali la rinegoziazione dell’accordi di transito tra Ucraina e Russia, eventuali interruzioni della produzione nucleare in Francia, la riduzione della produzione a Groeningen, la scarsa flessibilità degli approvvigionamenti al nord Europa, i limiti imposti al transito di gas russo via OPAL, la possibilità di una riduzione dei flussi dall’Algeria e/o di variazioni nella contrattualizzazione di lungo termine.
3. OUTLOOK PER IL MERCATO ELETTRICO
- Nel corso dei mesi estivi i prezzi si sono attestati su livelli decisamente inferiori a quelli dell’anno scorso, in linea con la forte flessione dei prezzi gas. La riduzione del contendibile ha tuttavia permesso un significativo aumento della marginalità dei cicli combinati. Nei mesi invernali, in un contesto di temperature nella norma e domanda stabile, il recupero dei prezzi gas e il ritorno dell’idroelettrico al load factor medio storico comportano una riduzione della competitività degli impianti a gas rispetto al carbone, una riduzione della domanda contendibile e il conseguente restringimento del CSS. Per il 2020 e il 2021 è atteso un recupero dei prezzi coerente con la ripresa di quelli del gas. Il volume complessivo per gli impianti a gas si attesta comunque su valori superiori ai 110 TWh sia nel 2020 che nel 2021, permettendo una stabilizzazione del CSS al di sopra di 2 €/MWh.
APPROFONDIMENTO. REVISIONE DELLE CONFIGURAZIONI ZONALI
BACKTEST
APPENDICE 1. TABELLA DI SINTESI DEGLI SCENARI