Newsletter Osservatorio Energia Anno VIII n. 93

In questo numero:

Mercato del gas naturale

  • Considerazioni sulla mancata fornitura di gas per l’anno termico 2006/2007 presso alcuni punti di uscita della RTN. L’analisi delle cause della mancata prenotazione di capacità di trasporto presso alcuni punti di riconsegna per l’anno termico 2006/2007 da parte delle imprese di vendita ha origine da problemi della regolazione della fase a valle del gas. Si tratta della difficoltà dei piccoli operatori di approvvigionarsi a un prezzo relativamente conveniente rispetto a quello applicato al mercato civile che è considerato dagli operatori non sufficientemente remunerativo rispetto ai costi di approvvigionamento alla frontiera o sui mercati europei. Anche le misure attuate dall’MSE per risolvere la situazione, ossia la nomina di Eni come fornitore grossista di ultima istanza, destano qualche perplessità.
  • Energia rinnovabile

  • Il bollettino IAFR 2005 e l’andamento del mercato dei certificati verdi: ancora incertezze. Il bollettino IAFR, recentemente pubblicato dal GSE, che dovrebbe rendere noti i fondamentali del mercato dei certificati verdi fornisce invece informazioni incomplete e incongruenti, tanto da creare più confusione in un meccanismo di incentivazioni alle fonti rinnovabili già caratterizzato da notevoli incertezze. Se il GSE prevede una domanda di certificati verdi ancora superiore all’offerta per il 2006, di segno opposto sono le previsioni REF, e i pochi dati riportati non fanno altro che ribadire le critiche al meccanismo di incentivazione attuale e alla sua capacità di favorire la crescita delle fonti rinnovabili a un costo equo per il sistema. Le previsioni REF indicano infine un prezzo dei CV GSE ancora in aumento nei prossimi anni, solo leggermente contenuto in caso di revisione del costo evitato di combustibile per gli impianti CIP6 come previsto dall’Autorità.
  • Panorama europeo

  • Europa in breve. La Commissione Europea ha presentato nei giorni scorsi il proprio piano d’azione per l’efficienza energetica, che fissa un obiettivo di riduzione del consumo energetico nella UE del 20% entro il 2020 e propone 75 azioni da porre in essere nei sei anni di validità del piano. Ci si sofferma brevemente sulle azioni che riguardano l’offerta di energia nella generazione e distribuzione. I gruppi francesi Suez e Gaz de France hanno proposto una serie di “azioni di riparazione”, consistenti per lo più nella cessione di asset, che dovrebbero consentire il superamento delle obiezioni sollevate nello scorso agosto dalla Commissione Europea in merito al progetto di fusione tra le due società.
  • Struttura e mercati

  • Il mercato del petrolio e dei combustibili. Il consistente calo dei prezzi del petrolio spinge al ribasso le quotazioni dei combustibili di origine petrolifera utilizzati nella generazione dell’energia elettrica e nella determinazione della tariffa del gas. L’indice ITEC di ottobre, complice anche la discesa delle quotazioni del carbone, registra quindi una contrazione rispetto al mese precedente.
  • Il mercato dell’energia elettrica. Domanda sostenuta e prezzi relativamente elevati a settembre, con valori superiori rispetto allo scorso anno, complice l’incremento del costo di generazione. Il clima mite in attesa dell’arrivo del freddo favorisce invece a ottobre una riduzione del fabbisogno e una moderazione del prezzo dell’energia elettrica. Da segnalare la divergenza dalle altre zone della Sardegna, che è stata di gran lunga la zona più cara tanto nelle ore peakload quanto in quelle di off-peak. Si registrano prezzi in discesa in tutte le piazze europee, con Ipex che resta la Borsa più cara in particolare nelle ore di peakload, fatto che motiva una massimizzazione dell’import al limite della capacità di transito aggiornata ai valori previsti per il periodo.
  • Il mercato del gas naturale. Il 10 ottobre è stata raggiunta la ricostituzione totale delle scorte di gas naturale. Per il prossimo inverno saranno disponibili per lo stoccaggio di modulazione volumi pari a 8.4 Gmc, circa 600 Mmc in più rispetto allo scorso anno. I dati giornalieri del trasporto di gas pubblicati da Snam indicano per settembre una contrazione dei consumi interni lordi del 5% rispetto a settembre 2006. Crescono ancora i prezzi alla frontiera italiana e quello della gas release, a causa dei ritardi temporali con cui questi riflettono i passati aumenti delle quotazioni del petrolio. In base alle nostre previsioni sui prezzi di combustibili e greggio, scendono le attese per il Qe del 2007. Tendenza al ribasso anche per i prezzi spot di settembre e ottobre sugli hub europei. Tuttavia, l’ampio differenziale tra prezzo future per il primo trimestre 2007 e prezzo spot per il gas consegnato al TTF, indica che il mercato sconta oggi una situazione di maggiore tensione per il periodo più critico del il prossimo inverno.
  • Indice Itec

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